martedì 25 gennaio 2011

Bruschette ai porri gratinate


Questa ricetta mi è stata vivamente consigliata da un simpatico signore gestore di un albergo a Lillaz, in Valle d’Aosta. In realtà al posto della fontina mi ha suggerito di mettere delle fette intere di scamorza affumicata. Non avendo la scamorza ho usato la fontina, ma erano buonissime comunque!


Ingredienti:
Pane casereccio a fette
Porri
Fontina
Pinoli
Olio extravergine
Sale e pepe [o peperoncino al posto del pepe, in base ai gusti]

Non ho messo le dosi perché li ho fatti a occhio [approssimativamente serve 1/2 porro piccolo a persona].
Affettate i porri a rondelle spesse 1 cm circa, fateli soffriggere in una padella capiente, o ancor meglio in un wok, per circa 20 minuti, aggiungendo un goccio d’acqua di tanto in tanto e salando quasi a fine cottura.
Disponete le fette di pane in una teglia foderata con carta da forno, su ogni fetta mettete un cucchiaio di porri e una manciata di fontina a cubetti. Spolverate con una generosa spruzzata di pepe, aggiungete qualche pinolo e passate al grill finché la fontina non sarà sciolta e il pane croccante. 


Visto che il porro è uno stretto parente dell'aglio, vi rimando a dare un'occhiata ad Allium triquetrum, una specie di aglio selvatico molto bello e profumato.

venerdì 21 gennaio 2011

Narcissus tazzetta


Ecco a voi il Narciso tazzetta (Narcissus tazetta), una splendida Amaryllidacea che inizia a fiorire con le prime giornate soleggiate dell’anno. [Le foto che vedete sono state scattate il 21 Gennaio del 2010]
E’ specie spontanea piuttosto rara, cresce in tutta Italia, soprattutto ai margini di boschi collinari di latifoglie, ed è anche largamente coltivata.


Come potrete ben immaginare, il nome della specie deriva dalla forma del tubo corollino, che ha questa particolare forma molto simile ad una tazzina.
Molti di voi conosceranno il mito di Narciso. Ovidio narra di Narciso, filgio della ninfa Liriope: egli era un giovane bellissimo ed adorato da tutti, a tal punto che egli stesso finì con l’innamorarsi della sua immagine riflessa in uno specchio d’acqua, respingendo e maltrattando ogni altro essere al mondo. Gli dei, non molto contenti di questo suo atteggiamento spocchioso ed altero, decisero di punirlo facendo sì che egli si struggesse per questo “auto-innamoramento” al punto di morire annegato nello specchio d’acqua. Sulle sponde di questo sarebbe nato poi un bellissimo fiore, con una corolla gialla contornata di petali bianchi.


Esiste però anche una versione alternativa a questo mito. Secondo Pausania infatti, Narkissos, personificazione del Silenzio, era caccaitore e portatore della condizione primaria del regno dei morti. Da qui deriverebbe l’antico rito funebre greco di intrecciare fiori di narciso in diademi da porre sulle tombe.


In Cina, invece, il Narciso è simbolo di Felicità, Prosperità e del Sole, attributi un po’ più allegri e vitali di quelli conferitigli da Pausania e Ovidio.


E ora vi lascio ad una ricetta invernale, ottima per il periodo in cui fioriscono questi splendidi Narcisi, la frolla alle noci.

Frolla alle noci



Quella di oggi è una ricetta alternativa alla pasta frolla tradizionale. Con questa frolla alle noci ho preparato poi due tipi diversi di dolcetti: dei frollini croccanti e i gobeletti, paste ripiene di marmellata tipiche della tradizione genovese.


Ingredienti:
400 g di farina
50 g di noci sgusciate
200 g di zucchero di canna grezzo
70 g di ricotta
120 g di burro
1 uovo
marmellata di albicocche per i Gobeletti

Tritate finemente le noci, senza però ridurle a farina.
Sulla spianatoia setacciate la farina con lo zucchero e le noci, fate la fontana e all’interno mettete uovo, burro a temperatura ambiente e ricotta. Impastate il tutto fino ad ottenere una palla omogenea e lasciate riposare in frigorifero per circa mezz’ora.

Frollini


Stendete metà della pasta con il mattarello ad uno spessore di ½ centimetro, usando le formine che più vi piacciono ricavate i biscotti e fateli cuocere per 20 minuti circa sulla placca del forno a 175°.



 Gobeletti


Date alla pasta una forma cilindrica, con diametro di circa 6 centimetri. Da questo cilindro ricavate 9 fette spesse 1 centimetro e 9 fette spesse ½ centimetro. Stendete le fette più spesse col mattarello fino ad ottenere dei dischetti spessi circa 2 millimetri e rivestite degli stampini da muffin; riempite la formina con 1 cucchiaio di marmellata di albicocche e rivestite con i dischetti di pasta che avrete ricavato dalle fette più sottili. Sigillate i bordi con una forchetta ed infornate a 175° per circa 15-20 minuti.


martedì 18 gennaio 2011

Torta di erbette e riso



Molto buona e leggera, questa torta è veloce da realizzare e si conserva per alcuni giorni. 
Ingredienti:
pasta sfoglia già pronta
200 g di erbette lesse
2 patate lesse
1 carota lessa
100 g di riso lesso
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di ricotta
4 uova
sale, pepe e origano

Tritate grossolanamente le erbette, schiacciate la carota e le patate e unite le verdure al parmigiano e alla ricotta. A parte sbattete le uova finché non saranno spumose, salatele, pepatele, unite un pizzico di origano e versatele al composto di formaggi e verdure. Per ultimo unite il riso e amalgamate bene il tutto.
Foderate una teglia tonda con la sfoglia e disponetevi il ripieno, arricciate i bordi della pasta e infornate a 200° per circa mezz’ora.



Potete sostituire le erbette con un mazzetto di tarassaco (Taraxum officinale, non a caso il fiore di questo piatto ^-^), pianta dalle foglie leggermente amarognole, deliziose nei ripieni e nelle frittate.